L’Investor Day: MailUp è in splendida forma

L’email è lo strumento per tracciare la mappa del futuro”. Sono le parole dell’architetto Stefano Boeri a suggello dell’Investor Day di MailUp, andato in scena mercoledì 8 ottobre a Milano, nella splendida cornice del Teatro Liberty di via San Gregorio. Che il mondo dell’email godesse di ottima salute, lo si sapeva; a provarlo i numeri di MailUp, con i suoi 25 miliardi di email inviate ogni anno e quel +76% nella casella “ricavi” del settore email.

Il MailUp Investor Day al Teatro Liberty.

L’Investor Day è stata così l’occasione per ribadire, dati semestrali alla mano, la leadership italiana di MailUp al mondo delle piccole e medie imprese, alla comunità degli investitori e alla stampa specializzata. L’atmosfera è quella peculiare del Teatro Liberty, con le sue balconate in ferro battuto che spingono in alto lo sguardo, al soffitto decorato dal trittico Il lavoro redento – progettato da Giuseppe Mentessi, uno dei più grandi pittori italiani di fine Ottocento. Uno dei soci di MailUp, Nico Sica, ha aperto l’evento presentando i dati semestrali di MailUp: i primi sei mesi del 2014 si sono chiusi con un +25% su base annua nella voce “valore della produzione”: da 2,93 milioni di euro del giugno 2013 ai 3,66 milioni nello stesso mese del 2014. Un tasso di crescita che, al netto degli “altri ricavi”, tocca quota +28,4%. Così distribuiti: +76% nel comparto email (con i suoi 25 i miliardi di email inviate ogni anno) e +24% per gli SMS.

Il valore della produzione di MailUp nel primo semestre del 2014.

Tra i tavolini del Teatro Liberty si è sviluppato il racconto dei 10 anni di crescita autofinanziata di MailUp, che vede come obiettivo la leadership nel settore email marketing tra i paesi non anglofoni: un’estesa area geografica di mercato poco presidiata dai grandi player, che forniscono servizi prevalentemente in lingua inglese. Al contrario, MailUp già oggi è presente in circa 50 Paesi e ha una piattaforma completamente internazionalizzabile. Il mercato europeo, quello asiatico e sudamericano: queste le aree in cui MailUp vuole esportare il suo modello vincente di email marketing. La quotazione in Borsa del 29 luglio 2014 (clicca qui per visualizzare l’andamento del titolo) consente a MailUp di accelerare il ritmo di crescita internazionale. Con un obiettivo: arrivare entro 3 anni dalla quotazione ad aumentare significativamente il valore, perché “le nostre aspettative non si fermano. L’Aim è un punto di partenza e non di arrivo“. Parola dell’amministratore delegato Nazzareno Gorni, che non ha escluso nemmeno il passaggio sul listino principale nel medio-lungo termine.

L'andamento del titolo di MailUp.

La crescita internazionale è l’obiettivo della nostra recente quotazione in Borsa. La nostra posizione finanziaria, prima della quotazione del 29 giugno 2014, era positiva. Non facciamo dunque ricorso alle banche sia nel breve, sia nel lungo termine. Noi generiamo cassa e questo dipende dalle caratteristiche del nostro business“. Così l’amministratore delegato, Nazzareno Gorni, ha voluto tracciare un bilancio riassuntivo del momento della quotazione di MailUp, profilando i futuri scenari di crescita. Piani ambiziosi e stimolanti, che fanno di MailUp una tra le più promettenti PMI del panorama italiano, proiettandola nella competizione del mercato europeo e internazionale. E proprio da questa prospettiva, terminata la presentazione della semestrale, si è innescato il dibattito: “Quale modello di sviluppo per le PMI italiane di eccellenza Made in Italy?” è il tema su cui si sono confrontati alcuni dei protagonisti del mondo imprenditoriale: il Direttore Generale di TIP, Claudio Berretti, il CEO di Immobiliare.it, Carlo Giordano, il co-fondatore e CMO di 7Pixel, Paolo Cereda, e Peter Gomez, co-fondatore de Il Fatto Quotidiano e direttore de ilfattoquotidiano.it. Tutti modelli di giovani imprese in ascesa, con un minimo comun denominatore: la natura spiccatamente digitale e online.

L'Investor Day di Mail Up.

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